Questo articolo non è un’adv.
Rispetto a quando l’ho scritto (31 gennaio 2020) ho fatto molta esperienza e mi sono resa conto di quante, troppe, leggende metropolitane esistono in merito a certi prodotti:
- Lo chanteclair è corrossivo: mai capitato. È sicuramente un prodotto potente, come scrivo qui sotto nel vecchio lavoro puliva inchiostri a solvente impossibili da pulire con prodotti normali, ma non ha mai intaccato la vernice di nessuna bici pulita finora. L’unica accortezza da adottare è stare attentз a parti sverniciate, soprattutto su bici in carbonio (parti che andrebbero monitorate a prescindere su una bici in carbonio)
- Per la trasmissione tendo ad usare All-in-one, ormail il mio prodotto di fiducia per molte cose: marca Btwin non vuol dire necessariamente scarso
- Sono uscita dal tunnel No WD40 sulle bici, ma lo spiego meglio qui
- A seconda del tipo di bici (in ciclofficina ne vedo di molto sporche), i prodotti specifici sono troppo blandi
- In ciclofficina usavo principalmente chanteclair e All-in-one
Me l’avete chiesto in tanti in diverse occasioni ed oggi Vi dico la mia su come pulire la bici con i prodotti di tutti i giorni.
Partiamo da due presupposti fondamentali.
- Una bici pulita funziona meglio: Ci si pedala meglio e, soprattutto in presenza di cambio e deragliatore, la differenza si sente.
- Quando parlo di pulizia non parlo solo del telaio, ma principalmente della trasmissione.
Pulire la bici con prodotti appositi ovviamente è sempre la soluzione migliore. A secondo del modello, soprattutto nel caso di media/alta gamma, spendere qualcosina di più per prodotti specifici è il giusto investimento. Ma a volte la pulizia avviene in emergenza, oppure semplicemente si pensa che non valga la spesa o l’investimento di tempo di andare a comprare prodotti ad hoc. Quindi cosa si può fare?

Ci sono due prodotti facilmente reperibili e che molti di noi hanno già in casa, che fanno al caso nostro: lo chanteclair (originale) ed il sapone per i piatti.
Al contrario di quello che fanno in molti difficilmente uso lo chanteclair per il telaio: è uno sgrassatore molto potente che può corrodere anche la vernice. Nel mio vecchio lavoro era l’unico prodotto commerciale che toglieva gli inchiostri a solvente del plotter industriale dalle superfici. Per farVi capire: quel tipo di inchiostri si levavano solo con il solvente apposito.
Solo in rarissimi casi in cui non vedi più il telaio da quanto è sporco, mi è capitato di usarlo su questa parte della bici, ma in generale ci pulisco la trasmissione.
Rispetto ad un prodotto ad hoc però ne serve di più. Facendo il confronto con all in one della decathlon, ne serve circa il doppio se volete portare a lucido la Vostra trasmissione.
Il sapone per i piatti invece si usa per il telaio: poche gocce diluite in acqua (utilizzate uno spruzzino per comodità). Anche in questo caso il consumo è molto più elevato rispetto ad un prodotto ad hoc.
Per quanto riguarda la lubrificazione invece sconsiglio l’utilizzo di prodotti non specifici, ed evito di usare il wd40.
Il wd40 generico (non la linea per bici, mai usata non so dare indicazioni) è un prodotto molto aggressivo, paragonabile allo svitol. Usarlo su una catena potrebbe danneggiarla.
So che su questo argomento le acque si dividono come davanti a Mosé tra quelli pro e quelli contro. Conoscendo il tipo di prodotto e visto che ce ne sono altri sul mercato non lo prediligo. L’ho usato solo in un paio di casi di catena particolarmente arrugginita ma non allungata (bisogna sempre trovare il compromesso con il cliente che vuole la bici a posto ma non vuole spendere).
Ma quando ha senso pulire la bici con prodotti casalinghi?
Dal mio punto di vista, solo se è un’emergenza o lo fate raramente.
Sul mercato sono presenti molti prodotti specifici che non giustificano realmente una scelta di tipo economica. Alcuni prodotti costano di più perché più efficaci, altri meno, ma come ciclisti ci sono alcune operazioni che dovreste fare in autonomia. Tra queste non sottovalutate la pulizia.
Quando comprate la bici, comprate anche uno shampoo per telaio, un prodotto per sgrassare ed uno per lubrificare. Con qualche decina di euro potrete curare il Vostro mezzo e mantenerlo efficace.

Nella pratica quelle che sono le operazioni da fare per pulire una bici credo siano note più o meno a tutti, spiegarlo mi sembra superfluo. In compenso, Vi lascio alcuni dei miei trucchi:
- se non pulite le corone e il pacco pignoni da molto, probabile che lo sporco sia incrostato e duro: usate un cutter tenendo la lama piatta per tirare via lo sporco prima spruzzare lo sgrassatore;
- se siete dotati di compressore, dopo aver passato il cutter e spruzzato un po’ di prodotto, sparate l’aria tra le corone e i pignoni dall’alto, tenendo uno straccio subito sotto per evitare che lo sporco vada ovunque. Ripetete questa operazione per il pacco pignoni e per le corone. Dopo butterete lo straccio ma sembrerà tutto nuovo. Attenzione a non sparare aria in direzione del mozzo per non danneggiare coni e sfere;
- ricordatevi di pulire le pulegge del cambio posteriore: se non volete smontarle basta farle girare e grattare via lo sporco con un cacciavite a taglio (evitate il cutter che potrebbe danneggiarle visto che sono di plastica). Fare questa operazione su entrambi i lati delle pulegge;
- prima di lubrificare la catena, pulitela: tenete una spugna o uno straccio impregnato di sgrassatore contro la puleggia inferiore del cambio e fate girare indietro i pedali. Ogni tanto girate lo straccio. In commercio vendono apposite macchinette oppure online si trovano tutorial su come utilizzare due spazzolini uniti dal lato delle setole
- pulite il telaio per ultimo, dopo che vi sarete lavati le mani (se come me non usate i guanti). Se il telaio è molto sporco, fate una prima operazione di massima e lasciate quella di fino a mani pulite;
- anche ruote e raggi ogni tanto hanno bisogno di una pulita;
- se avete freni vbrake apriteli per pulire l’aggancio al telaio: è un punto dove si accumula molto sporco;
- evitate di usare pennelli comuni per pulire corone e pignoni, se non sono quelli specifici per bici, possono perdere setole che andranno ad incastrarsi nelle maglie della catena.
Queste sono alcune delle cose che mi sono venute in mente, dalla mia esperienza di pulitrice di bici. Io faccio tutto a mano (con l’aiuto del compressore), non ho mai portato la mia bici all’autolavaggio e non ho mai usato un’idropulitrice: anche se so quali sono le parti delicate preferisco evitare a prescindere la possibilità di fare danni.
Tra l’altro, se avete gli attrezzi adatti, consiglio ogni tanto di smontare i pezzi, come guarnitura e cambio posteriore, per una pulizia più accurata sia dei componenti che del telaio.
Cosa uso in ciclofficina?
Prodotti specifici, ma se finiscono e non sono stata previdente nell’ordinarli, non disdegno i miei stessi consigli. Li trovo poco pratici sul lavoro perché più prodotto da utilizzare vuol dire più tempo per farlo, ma a livello di resa sono molto simili.
Ricordate: una bici pulita lavora meglio, non sottovalutate questo aspetto.
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