Se la felicità è il seme e non la pianta, se è la causa e non l’effetto, se non dipende da ciò che abbiamo intorno ma è a prescindere dalle cose e dalla persone, a cosa serve avere un obiettivo? Perché è necessario avere uno scopo nella Vita?
Ebbene sì, in questi ultimi giorni ho riflettuto su questo argomento ed ho cercato le risposte a queste domande.
Inutile dire che in questo periodo parlare di felicità è più difficile del solito. Abbiamo visto le nostre Vite stoppate prepotentemente. C’è chi ha perso persone care e chi vede scivolarsi via il lavoro o la propria attività. Come si può essere felici in questo delirio, quando non si ha idea di cosa succederà?
Riprendendo la metafora del seme e delle pianta, quando si decide di piantare quel seme è perché si ha in mente di voler fare crescere quella determinata pianta. Ma se non si sa che pianta si vuole, si può seminare a caso oppure non farlo affatto.
La felicità non è a prescindere dall’obiettivo che vogliamo raggiungere, allo stesso tempo non dipende dal realizzare o meno quell’obiettivo.
La differenza è sottile ma fondamentale.
Se non sappiamo che direzione dare alla nostra Vita non stiamo vivendo, forse sopravvivendo. Non stiamo costruendo, non stiamo seminando alcunché. Come un giardino secco, abbandonato a sé stesso.
Se abbiamo uno scopo invece, il nostro giardino sarà sicuramente ricco di piante e fiori, a volte non saranno come li abbiamo immaginati, altre non riusciremo a farle crescere, altre ancora cambieremo idea su quello che vogliamo seminare, ma sempre con un unico scopo in mente: creare e viverci un bel giardino curato.
Lo scopo della nostra Vita è strettamente personale, può essere qualunque cosa, dal diventare ricchi al vivere una vita spirituale ed appagata. Può contenere mille altri piccoli obiettivi che compongono un quadro complesso e ricco, può essere un’unica cosa.
La chiave per essere felici è ricordarci che siamo già felici ed è proprio per questo che realizzeremo ciò che desideriamo.
Se invece deleghiamo al raggiungimento del nostro scopo personale la nostra felicità, siamo destinati a vivere una vita pesante, infelice, insoddisfatta, nell’illusione che un giorno saremo felici.
Quante belle parole incasinate. Me ne rendo conto. Facciamo così, Vi racconto la mia esperienza, concreta, reale e più che mai attuale.
La mia attività ha poco più di un anno. Di certo quando ho scritto il business plan prima di aprire non avevo previsto una pandemia. Ho avuto un fermo di dieci giorni, un calo di lavoro prima dello stop forzato e sto vivendo una ripartenza molto lenta e per fortuna costante.
Cosa mi sta facendo andare avanti? I miei sogni, anzi il mio sogno che è un quadro complesso e articolato dove ogni giorno aggiungo e levo dettagli. Sono felice ora, anche se sono stanca e a volte ho paura.
È oggi che mi concentro sul sorridere innanzitutto a me stessa, a portare ottimismo e determinazione nella mia Vita e in quella degli altri. Ogni giorno cerco di essere coraggiosa e provo a ispirare chi ho vicino.
Un giorno realizzerò il mio sogno, perché ogni giorno di felicità ne creo un pezzettino. Forse sarà come me lo sto immaginando o forse cambierà ancora. Quel che conta veramente è che ogni giorno sono felice lungo il percorso per arrivare a quella meta, che non so come sarà, sicuramente meraviglioso.
Avete presente il film Up, dove lui decide di imbarcarsi in un’avventura per realizzare il sogno avventuroso della moglie, quando in realtà gli bastava sfogliare tutto l’album per capire che lei aveva vissuto la sua avventura? Esattamente così. Effettivamente potevo scriverlo prima e Vi sareste risparmiati questo fiume di parole.
Buona Vita e continuate a seminare felicità.
L’immagine utilizzata per questo articolo è un mio quadro, se sei curiosə puoi fare un giro qui.