I numeri non sono tutto, anche se personalmente mi aiutano a capire come sono messa e così ecco la sintesi in numeri del mio weekend veneto:
- 5 giorni, 4 notti fuori casa e 3 i posti in cui ho dormito
- 3 città viste e innumerevoli paesi attraversati, i più importanti: Verona, Este, Padova, Canizzano, Treviso, Jesolo, Favano Veneto, Mestre, Oriago di Mira
- 1 ciclabile scoperta al momento (percorso Muson dei Sassi) e 3 che volevo percorrere, nessuna delle tre pedalata completamente (E2 Ciclovia Colli Euganei, Treviso-Ostiglia, Greenway del Sile)
- 2 gomme bucate in 2 giorni
- 2 amiche e 2 amici di social conosciuti
- 1 corso fatto (specializzazione sospensioni)
- 321,98 km percorsi
- 2 km a piedi per cercare cibo la sera nei paesini
- innumerevoli litri d’acqua
- 5 treni regionali (2 all’andata e 3 al ritorno) e 7 biglietti del treno
- innumerevoli punture di zanzara
- 2 notti in bianco
Dopo la vacanza sull’Adriatico ero convinta di aver capito i miei limiti in bici, dopo questa ho compreso che non ci sono limiti: sono state tappe lunghe eppure le ho fatte, magari imprecando e con qualche momento di crisi ma le ho fatte.
Tutto sta alla direzione che prende la testa (e il cuore).
Senza aspettative e con la testa libera così bisognerebbe pedalare, e per una come me è un’impresa.
Per un po’ basta viaggi, ma dopo tanta pianura è arrivato il momento di iniziare a conoscere i monti della mia Liguria.
Le altre tappe di questo viaggio: