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Chi è Wilma.

Wilma è il nome della mia bicicletta. È una bici Btwin ed è il motivo per cui ho iniziato a fare ciclomeccanica e ad aggiustarmi la bicicletta in autonomia.

TELAIO: Telaio Btwin MTB SPORT in alluminio rinforzato 6061.
FORCELLA: Forcella Btwin, 80mm di escursione. Senza sospensione posteriore.
TRASMISSIONE: Pedaliera SRAM tripla corona, 22x32x42. Cambio posteriore SRAM X4. Cambio anteriore MICROSHIFT M30. Cassetta Originale SRAM 11×32. Adesso Shimano.
FRENI: Leve dei freni originali TEKTRO in alluminio. Corpo freno anteriore e posteriore a disco meccanico, modello HAYES MX5. Adesso Shimano idraulici.
MANUBRIO: Manubrio Rockrider SPORT, larghezza 640mm.
ATTACCO MANUBRIO: Attacco manubrio Rockrider SPORT con diametro di 25,4mm, 110mm.
STERZO: Serie sterzo esterna Aheadset Btwin SPORT 1″1/8.
SELLA: Sella originale Btwin SPORT Viper ergonomica in poliuretano. Cambiata, perché veramente scomoda. Ora è Selle Italia Shiver XC Flow Nera.
CANOTTO SELLA: Canotto sella Btwin SPORT in alluminio con diametro 29,8mm.
RUOTE: Cerchioni Btwin SPORT doppia parete, 32 fori. Mozzi Btwin SPORT. Raggi inox con diametro di 2mm.
COPERTONI: Copertoni MTB SPORT 26 x 2,00.
PEDALI: Pedali originali piatti MTB di marca Wellgo, con fermapiedi. Adesso pedali in alluminio Unior senza attacchi.
ACCESSORI: uso del portapacchi, anche se la posizione della pinza freno posteriore mi ha obbligato a fare una modifica al portapacchi per poterlo montare (e non rimane in asse con la bici: quando è carica per i viaggi un po’ si sente lo sbilanciamento laterale).
PESO: 14,07kg (taglia xs e senza pedali).

Monumento dei Mille 1 marzo 2022

Ebbene sì, Wilma è una banalissima BTwin Rockrider 500 (modello fuori produzione).

Gli esperti staranno già storcendo il naso, perché quando si dice Btwin/Decathlon si pensa già ad un prodotto di bassa gamma.

Non sono una grande esperta, sicuramente esistono prodotti migliori, anche perché per mantenere i prezzi contenuti da qualche parte bisogna risparmiare, ma se c’è una cosa che apprezzo dei prodotti Btwin/Decathlon è che permettono a chi vuole avvicinarsi a questo mondo, di provarci con un investimento contenuto. Il tempo per spendere di più può sempre arrivare dopo, se si risveglia la passione e se si sente l’esigenza.

È veramente necessario spendere tanti soldi per pedalare bene?

Non lo so, almeno per quanto riguarda il mio settore di interesse: ciclismo urbano e cicloturismo.
Devo viaggiare bene e comoda, è vero. Come è anche vero che per salire sui treni la bici praticamente la lancio, la lego dove capita e rimane sempre il rischio del furto.

La mia prima bici è stata una Rockrider 300, comprata a caso, e sono riuscita a distruggere il deragliatore anteriore: ancora non sapevo usare i rapporti e, soprattutto, veniva venduta come bici da giri occasionali, io la usavo tutti i giorni per minimo 10 km al giorno.

Quella attuale ha all’attivo più di 5000 km in due anni, un cambio copertoni, due cambi pacco pignoni, tre cambi catene, un cambio cavi e mille e mille controlli freni (la mia paranoia principale).

La bici la uso e me la curo: ora sto testando la catena shimano, per capire se dura di più di quella btwin (la differenza di prezzo è di 3 euro, ci sarà poi così tanta differenza?)

Sono convinta che prima di dire se una marca va bene o no, sarebbe il caso di chiarirsi lo scopo del perché si vuole una bici e credo anche che un mercato più accessibile possa incentivare l’uso della bicicletta nella quotidianità. Non tutti partono preparati sapendo cosa vogliono, oppure lo sanno ma il budget è limitato: io ho ripreso dopo 22 anni che non salivo su una bicicletta e non sapevo neanche che esistessero le taglie, per esempio.

C’è sempre il mondo dell’usato è vero: personalmente mi ci sto approcciando ora, che so cosa cerco.
Da zero ho preferito affidarmi ad un negozio, ad un commesso sicuramente più esperto di me. Ma è stata una scelta personale. Non sono pagata dalla Decathlon per scrivere questo post: mi infastidisce il pregiudizio a prescindere e dico la mia.

Al Cosmobike 2016 ho conosciuto un tizio che per lavoro organizza ed accompagna ciclisti in giro per il mondo per viaggi avventura: per i suoi viaggi usa bici BTwin (Decathlon è uno dei suoi sponsor) e alla fine del viaggio quasi sempre abbandona la bici o la butta. Quando gli ho chiesto se non era legato alla bici, mi ha risposto che non è affezionato alla bicicletta ma alle emozioni che gli fa vivere.

Alla fine è sempre questione di punti di vista, di usi, di scelte, e c’è spazio per tutti.

4 commenti su “Chi è Wilma.”

  1. Ciao Adriana, sono capitato casualmente sul tuo sito ed é stato un piacevole atterraggio. Anch’io ho una BTwin Rockrider e vorrei aggiungere un portapacchi. Puoi dirmi quale hai usato e come l’hai adattato? Grazie mille e complimenti

    1. Ciao,
      scusa il ritardo nella risposta, ultimamente tempo per l’online zero.
      Ho comprato quello della Decathlon adatto anche per il seggiolino dei bambini perché porta più peso, ma all’epoca avevo adatto l’aggancio perché la pinza freno interferiva…
      Grazie per il complimenti ?

  2. Perfettamente d’accordo.

    Purtroppo in questo mondo di apparenze, persino la bici viene trasformata da alcuni in uno status simbol.
    Ma la realtà è che per pedalare ogni giorno, ci vogliono solo gambe buone, e i vestiti giusti per il clima.

    Continua così e complimenti per il tuo sito!

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